venerdì 4 marzo 2011

Colgo l'occasione per salutare tutti con un grande ciao!!!!
e ringraziare tutti i miei colleghi di lavoro.
Sottolineando un commento che mi è piaciuto particolarmente che tratta l'argomrnto del disegno, un elemento per me molto inportante per l'espressione di ogni personaa !!
                                                  

venerdì 11 febbraio 2011

Qualche piccola differenza tra.......

All’incirca, tutti coloro che sono nati dopo il 1990 sono «nativi digitali
». È un’espressione presa a prestito dalla sociologia per individuare
tutti quei ragazzi che, per così dire, «nascono imparati». Non
appena posano le mani sul tuo computer o su qualunque altra diavoleria
tu abbia comprato, sanno esattamente come utilizzarla, conoscono
già per istinto le funzioni di base e sono in grado di intuire
dopo pochi minuti anche quelle più avanzate.















Chi non appartiene a questa categoria fa parte della comunità (in
via d’estinzione) degli «immigrati digitali», cioè coloro che hanno (ancora)
bisogno di leggere il libretto di istruzioni.
Ciò che cambia, tra questi due insiemi di individui, non sono la conoscenza
o la capacità, bensì «il modo di pensare».
È il pensiero a cambiare.
Immagina di chiedere a un uomo dell’Ottocento di scrivere sul
computer: tenterebbe probabilmente di fare segni sullo schermo
con una matita a carboncino.
A te, invece, non verrebbe mai in mente: sai che, quando sei di
fronte a un monitor, lo schermo è come un foglio, ma per scrivere devi
utilizzare una tastiera!
Per i tuoi figli è ancora differente: quando vedono un foglio elettronico
lo considerano «un foglio elettronico», non lo paragonano al
pezzo di carta. Come tu non ti sogneresti mai di pensare alla matita,
allo stesso modo loro non si sognerebbero mai di pensare neppure
al pezzo di carta!
Non facendolo guadagnano in immediatezza: il loro cervello va più
veloce perché ci sono dei passaggi logici che, semplicemente, non
perdono tempo a fare. Per loro scrivere su «Word» significa «usare
Word» e non scrivere «per mezzo» di un programma.
Gli immigrati che hanno imparato un’altra lingua pensano nella
propria, mentalmente la traducono e poi parlano nell’altra. Qualcuno
ci riesce meglio, altri con grande difficoltà.
I nativi digitali non pensano alla macchina da scrivere quando
scrivono, alla busta da lettere quando mandano mail, alla pellicola
quando fanno foto. Come i madrelingua, non devono tradurre o pensare
per analogie.
È un po’ la differenza tra chi ha vissuto il passaggio Lira/Euro e
chi non ha mai maneggiato le Lire.
Il vantaggio dei nativi digitali resterà tale finché i loro figli (che non
conosceranno più il concetto dello scrivere con le mani) non li guarderanno
basiti e un po’ inorriditi usare ancora una tastiera con le dita.
L’inconveniente è che, pur senza farlo apposta, i maldestri tentativi
di apprendimento di alcuni suscitano l’ilarità e talvolta lo scherno
e il disprezzo di figli e nipoti.
"Le Mille Bolle Gialle"

sabato 5 febbraio 2011

IL CARNEVALE STA PER ARRIVARE.....

Con queste immagini vi sfuggirà un piccolo sorriso e tanta tenerezza......



****La Creatività***

Stimolare la creatività di un bambino fino alla tenerà età è un processo a mio avviso estremamente inportante.

Vi sono 7 qualità essenziali dei creativi:
-essere capaci di produrre molte idee
-essere consapevoli dei problemi
-avere abilità analitica e sintetica
-essere originali
-possedere elasticità di pensiero
-saper centrare il nocciolo delle questioni
-porre questioni in modo nuovo

Facendo una sintesi di tutti gli studi e il materiale consultato,
direi che una persona creativa è:
*Curiosa
. Ha voglia di capire di più, di vedere di più, di scoprire di più. Non si accontenta di quello che gli sta intorno vuole e desidera andare oltre. E’ aperta al mondo che lo circonda e alle sue opportunità aperta agli altri e alle altre idee. Ha bisogno degli altri per imparare, per capire. Solo attraverso lo scambio con gli altri può acquisire nuove informazioni, nuove idee, nuovi significati, nuovi modi di vedere e di rielaborare la realtà rivoluzionaria. E’ pronta a mettere in discussione quel che vede, quel che sente, quello che lo circonda. Mette in discussione sè stessa e le proprie idee.
*Emotivamente “allenata”. Riesce a gestire la paura di sbagliare, di mettersi in discussione, di “essere diverso”, di difendere le proprie idee. Riesce a gestire il successo come l’insuccesso.
*Sognatrice. Vede quello che gli altri non vedono ancora, quello che non sentono, quello che non percepiscono come realizzabile o possibile. E ci crede, ci crede fino in fondo!
*Ideativa. Ha molte idee che gli frullano per la testa,  è capace di gestire questo caos e di scegliere tra quelle realizzabli e quelle no, quelle valide e quelle no.
*Tenace. Non demorde, non si fa scoraggiare dai giudizi altrui o dagli insuccessi, si impegna per conseguire il proprio obiettivo
*Motivata. Crede in quello che fa perchè gli piace “fare”, gli piace il risultato che raggiunge e tutto il percorso per arrivare all’obbiettivo che si è prefissata
*Capace di fermarsi e di fare ordine. Per creare ha bisogno anche di pace, di tranquillità, di silenzio, di momenti di svago in cui poter pensare ad altro per poi tornare più carica di prima e più creativa di prima.
*Preparata. Esistono tanti tipi di creatività quante sono le abilità dell’uomo. Per poter esprimersi al meglio in un ambito è necessario padroneggiare  le abilità proprie di quel campo: un pittore deve saper disegnare, un musicista suonare, un incisore incidere, un cuoco cucinare…
L’improvvisazione può dare frutti, ma solo se nasce dal sapere e da abilità acquisite e praticate


Quindi? Bè… quindi per essere creativi basterebbe (solo) far germogliare in noi il seme della curiosità, diventare capaci di guardarsi in giro, essere coraggiosi e motivati, imparare a gestire al meglio le nostre emozioni, stimolarci continuamente a pensare idee e conoscere i modi per scegliere quelle “giuste” e realizzarle….
Facile????
Fortunatamente per noi esisitono metodi e tecniche più o meno efficaci per stimolare tutte queste caratteristiche , per offrire strumenti atti a  padroneggiare e utilizzare al meglio tutti questi “ingredienti creativi”.

Ricordiamoci comunque sempre che…
“Nonostante la nostra ignoranza sulla natura del talento creativo, possiamo asserire tuttavia con buona fondatezza che le condizioni ambientali hanno il potere di favorirlo o di scoraggiarlo”. L.L. Thurstone

E dunque, se le condizioni ambientali sono fondamentali, entrano in gioco le mamme, i genitori, e la scuola.

                                                                                                                          "Le Mille Bolle Gialle"

venerdì 4 febbraio 2011

PER INIZIARE IN ALLEGRIA IL NUOVO BLOG!!! ^_^
.....Oggi tutti insieme
cercheremo di imparare
come fanno per parlare
fra di loro gli animali.
come fa il cane? bau bau
e il gatto? miao
l' asinello? hi hoo hi hoo
la mucca? muuuuu...!!!
la rana? cra cra
la pecora? beee...!!!
e il coccodrillo?...
e il coccodrillo?...

boh..!!!

il coccodrillo come fa
non c'è nessuno che lo sa
si dice mangi troppo
non metta mai il cappotto
che con i denti punga
che molto spesso pianga

però quand' è tranquillo come fa sto coccodrillo?...

il coccodrillo come fa
non c'è nessuno che lo sa
si arrabbia ma non strilla
sorseggia camomilla
e mezzo addormentato se ne va.

guardo sui giornali
non c'è scritto niente
sembra che il problema non importi...A chi?
alla gente
ma se per caso al mondo
c'è qualcuno che lo sa
la mia domanda è ancora questa qua!

il coccodrillo come fa
non c'è nessuno che lo sa
si dice mangi troppo
non metta mai il cappotto
che con i denti punga
che molto spesso pianga

però quand' è tranquillo come fa sto coccodrillo?...

il coccodrillo come fa
non c'è nessuno che lo sa
si arrabbia ma non strilla
sorseggia camomilla
e mezzo addormentato se ne va.

adesso ripetiamo se vogliamo ricordare
come fanno per parlare
tra di loro gli animali
come fa il cane? bau bau
e il gatto? miao
l' asinello? hi hoo hi hoo
la mucca? muuuuu...!!!
la rana? cra cra
la pecora? beee...!!!
e il coccodrillo?...
e il coccodrillo?...

boh..!!!

il coccodrillo come fa
non c'è nessuno che lo sa
si dice mangi troppo
non metta mai il cappotto
che con i denti punga
che molto spesso pianga

però quand' è tranquillo come fa sto coccodrillo?...

il coccodrillo come fa
non c'è nessuno che lo sa
si arrabbia ma non strilla
sorseggia camomilla
e mezzo addormentato se ne va.

allora, avete capito come fa il coccodrillo?

lui mezzo addormentato se ne va!

bambini teneri