Bellissimi i bambini ... sono proprio tenerissimi....sperimentando le senzazioni sulla pelle dei loro costumi ma sicuramente molto più intensamente quelle degli sguardi, delle facce, dei sorrisi, dei suoni (parole, canzoni ecc.) delle persone difronte a loro ... forse anche incuriositi dagli oggetti che hanno davanti e intorno (penso alla macchina fotografica e artefatti vari che possano essere presenti in un studio fotografico).
Questi stessi bambini ritratti in in costume da carnevale, ossia nella prospettiva di attività ludiche, divertenti e anche (come del resto tutte le attività della vita) fonte di apprendimento affronteranno anche un mondo dove le ICT, la web, i videogiochi i telefonini, ecc. sono artefatti della quotidianità e con i quali interagiranno (forse non nella tenera età in cui sono ritratti ma già con pochi anni in più) e mi sorgono tante domande sul futuro (che è già anche presente) ... nel mio blog ho indicato un sito con un post interessante sui nativi digitali che credo possa aiutarci nella riflessione
Il termine “nativi digitali” è stata coniato da Mark Prenski nel 2001 e definisce la generazione dei nati a partire dal 1990, generazione immersa nelle ICT fin dalla prima infanzia. Questi nativi digitali sono ragazzi, bambini che saranno gli adulti di domani. Crescendo con la tecnologia giocano coi videogiochi, frequentano i social-network”, consultano il web in modo personalizzato e usano vari sistemi ICT che li collegano in continuità. Possimo dare come esempio Facebook che nella realtà di oggi la nuova generazione usa regolarmente. Ovviamente nella tenera età come sottolineava lei non sarà possibile questo tipo di legame con l'ICT, però questi "Nuovi Nativi" avranno davanti a loro un futuro stutturato sulla tecnologia. "Le Mille Bolle Gialle"
Bellissimi i bambini ... sono proprio tenerissimi....sperimentando le senzazioni sulla pelle dei loro costumi ma sicuramente molto più intensamente quelle degli sguardi, delle facce, dei sorrisi, dei suoni (parole, canzoni ecc.) delle persone difronte a loro ... forse anche incuriositi dagli oggetti che hanno davanti e intorno (penso alla macchina fotografica e artefatti vari che possano essere presenti in un studio fotografico).
RispondiEliminaQuesti stessi bambini ritratti in in costume da carnevale, ossia nella prospettiva di attività ludiche, divertenti e anche (come del resto tutte le attività della vita) fonte di apprendimento affronteranno anche un mondo dove le ICT, la web, i videogiochi i telefonini, ecc. sono artefatti della quotidianità e con i quali interagiranno (forse non nella tenera età in cui sono ritratti ma già con pochi anni in più) e mi sorgono tante domande sul futuro (che è già anche presente) ...
nel mio blog ho indicato un sito con un post interessante sui nativi digitali che credo possa aiutarci nella riflessione
Il termine “nativi digitali” è stata coniato da Mark Prenski nel 2001 e definisce la generazione dei nati a partire dal 1990, generazione immersa nelle ICT fin dalla prima infanzia.
RispondiEliminaQuesti nativi digitali sono ragazzi, bambini che saranno gli adulti di domani. Crescendo con la tecnologia giocano coi videogiochi, frequentano i social-network”, consultano il web in modo personalizzato e usano vari sistemi ICT che li collegano in continuità. Possimo dare come esempio Facebook che nella realtà di oggi la nuova generazione usa regolarmente. Ovviamente nella tenera età come sottolineava lei non sarà possibile questo tipo di legame con l'ICT, però questi "Nuovi Nativi" avranno davanti a loro un futuro stutturato sulla tecnologia.
"Le Mille Bolle Gialle"